Bluer, al secolo Lorenzo Viscidi, (Venezia 19/06/1962) afferma che "il blu, quando è mescolato con altre tonalità dello stesso, riesce a dare l’idea che non ci sia un confine. Altri colori sono affascinanti, come per esempio una macchia arancione, ma attirano l’attenzione dell’osservatore in un punto dato dal colore stesso. Uno sfondo blu invece, lavorato in un modo particolare, ti dà l’impressione che sia una porzione di qualcosa che non abbia una fine e che sia sempre grande. Un pezzo di blu è come un pezzo di mare, di cielo e in sintesi d’infinito". Scultore e pittore, crea ed evolve il suo percorso artistico negli anni incentrandosi in una ricerca personale rivolta sia alla bidimensionalità delle tele dipinte, sia alla tridimensionalità delle sculture. Per esempio i corpi in plexiglas che giocano sul colore e sulle trasparenze vetrose, vertiginosi squarci che plasmano la materia, in un movimento continuo e armonioso, la proporzione armonica e la studiata ricerca del colore portano alla creazione di opere di luce e movimento uniche. La ricerca cromatica di Bluer, a partire dai primi anni ’90, nasce proprio da studi e sperimentazioni sul colore “blu”, un blu elettrico, energetico con il quale si è guadagnato l’appellativo di “pittore del blu”. Dal ’92 fino ad oggi ha svolto le proprie ricerche pittoriche nell’ambito dell’astrattismo con una precisa cifra stilistica generatrice di molteplici morfologie iconiche. Dal 2002 inizia una serie di opere denominata “Spazio-temporale” nelle quali il dipinto viene "invaso" da inclusioni di frammenti di specchi, prodotti da vetri di varie tonalità argentati secondo una pratica antica. Da questa fase si sviluppa una sperimentazione e ricerca sui materiali che porta alle serie dei "quadri non quadri" opere in legno e vetro e acrilici che abbandonano le forme codificate dalla tradizione, razionali e geometrizzanti, per svilupparsi su tele sagomate dagli imprevedibili esiti morfologici. Queste sperimentazioni di forme nuove approdano a partire dal 2005 alle opere e installazioni in plexiglas, nelle quali la ricerca sulle forme e i colori si fondono a quelle sulla luce. La poliedrica inventiva dell’artista si confronta con materiali nuovi, plastici e trasparenti, coniugati alla materia organica, vegetale, opaca ma “foto-sintetica” in un Groviglio di materia che ingloba naturali sostanze e raccoglie fraterne presenze e memorie del prima e dell'oltre. Coadiuvato dalla tecnica sapiente dei maestri vetrai Veneziani, l'artista tenta di trattenere, raccogliere, imbrigliare luce che da altrove, da altra sorgente proviene, sino a rimodellare la materia inerte e trasparente del plexiglass, assimilandola alla natura vivente vegetale. Crea così sculture inconsuete, che assieme alla luce del sole san donare al “verde” una bellezza inusitata, nuova, imperitura. Il critico d'arte Alain Chivilò ha scritto: "come la terra compattandosi e mineralizzandosi nei millenni ha preservato arcaici abitanti, il plexiglass in Bluer divent uno strumento contemporaneo di cattura. Tale materiale del giorno d'oggi si accartoccia contenendo in se elementi naturali quali la luce, il vetro, i vegetali e gli insetti. Volumi che si creano e si generano con azzeccati accostamenti cromatici. Il blu, di cui l'artista porta il nome, è l'infinito e il mistero in una costante che caratterizza il suo agire. Un confine tra pittura e scultura che si unisce dagli effetti sempre in sntonia". Ha presentato diverse mostre personali in Italia e partecipato a esposizioni e collettive in: Argentina, Austria, Australia, Brasile, Finlandia, Francia, Germania, Inghilterra, Polonia, Spagna, Turchia, Ungheria, Uruguay. L’arte di Bluer è stata oggetto di tesi di laurea alla Università degli Studi di Udine, Facoltà di Lettere e Filosofia. Bluer vive e lavora tra Padova, Venezia e Nardò (Lecce). Ha partecipato alla 52. Biennale di Venezia 2007 all’interno dell’evento collaterale “P3 performative paper project” e alla 12. Biennale Architettura di Venezia 2010 all’interno dell’evento “Oltre il giardino/Un giardino globale”. Nel 2011 Bluer è invitato al Padiglione Veneto di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta nell’ambito della 54. edizione de La Biennale di Venezia. Nel 2012 dal 30/06 al 10/09 presso il Centro d'Arte Nijs di Cavallino Treporti Bluer è presente nella mostra "Trasparenz&Colorate" insieme a Riccardo Licata e Pino Castagna. Nel 2013 la mostra "Volo, attesa, silenzio" presso il palazzo Meizlik di Aquileia. Fino al 16 giugno Bluer espone opere assieme a Gianni Maran e Claudio Mario Feruglio.