Luigi Milani Ladri di biciclette Nato nel 1957 a Frassinelle Polesine (Rovigo). Artigiano nel settore del designer e nella produzione di opere per la finitura della casa, che esegue con scrupolosa precisione, Luigi Milani e' da sempre portato alla pittura come esigenza creativa, nel 90 ha una parziale svolta che lo porta a dedicare piu' tempo alla sua passione artistica, dipinge inizialmente ritratti femminili d'ispirazione pop e metropolitana. Nel 2002, incontra un critico d'arte, che lo rende consapevole delle sue qualita' al punto di dedicarsi alla pittura a tempo pieno. Vende l'azienda e e si dedica a alla sua passione. Partecipa al premio "Arte" nel 2002 tra i finalisti con un ritratto di una donna. Nel 2004 ha partecipato al concorso "la Vela d'Argento" a Marina di Ravenna vincendo il primo premio con il lavoro dal titolo "Marina di Ravenna" (ritratto di una ragazza sulla spiaggia seduta su un asciugamano, dedicato ad Alighiero Boetti.) È dal 2008 che Luigi Milani lavora con “Ladri di Biciclette” ossia la serie di quadri creati applicando tessere, ritagliate da copertoni usati di biciclette, su legno e supporti vari, senza alcun intervento pittorico, e con le quali riesce a trasformare una materia semplice e di scarto in un merletto, in una tessitura che ricorda arazzi e tappeti persiani, dove armonia, equilibrio e senso del colore incantano. Finalmente Milani trova in questo mosaico di tessere di gomma, che accosta per cromatismo, per forma, con tratti di sovrapposizione, la cosa che aveva tanto cercato nelle sue esperienze pittoriche precedenti: l’emozione. Tocca con mano la storia di tanti percorsi di vita che si srotolano lungo strade, vie cittadine, viottoli di campagna, sentieri. Prova gioia nell’assemblarli dando loro un ordine diverso, fatto di colore e forma, quasi a intervenire su quei flussi di vita tanto casuali da poter essere riordinati in modo diverso. Gli sembra di poter raccogliere così esperienze, emozioni, vissuto di tante persone diverse ma accomunate dallo stesso denominatore: la casualità. Ha la sensazione di poter fare una mappa immaginaria di tutti i percorsi fatti da quelle tessere di gomma, quasi che ogni suo quadro possa coprire tutto il territorio essendo diventato la somma di tanti percorsi su strada, ma contemporaneamente anche il contenitore di tanti percorsi di vita, di tante emozioni, di tanti sentimenti, di tante storie. Nel 2008 partecipa di nuovo al premio "Arte" con l'opera dal titolo "Ladri di biciclette" qualificandosi nuovamente tra i finalisti. Oggi possiamo annoverare a pieno diritto Luigi MILANI tra gli artisti dell'ARTE POVERA.

       

 L'ultimo Ladro di Biciclette